Questa metodica utilizza schemi diagonali–spirali che tracciano traettorie chinesiologicamente perfette, in quanto i muscoli interessati vengono messi in una condizione ideale di movimento.

Naturalmente viene tutto adattato al paziente,non si possono proporre le stesse sequenze in patologie diverse.

Viene utilizzato il termine “Facilitazioni” in quanto è possibile richiamare una funzione attraverso un “ Pool afferenziale” di stimolazioni estero e propriocettive che sfrutta il principio “neurofisiologico” della sommazione spaziale e temporale dello stimolo.

Con il termine “Neurocinetiche” si indica un controllo corticale superiore facilitato da un sistema di catene cinetiche variabili.

Il termine “Progressive” viene utilizzato perché tutto viene adattato al paziente ed alla patologia.

E’ importante mantenere il muscolo in uno stato di massimo allungamento, quindi di elasticità essenziale per raggiungere il massimo accorciamento, così da guadagnare ROM (range of motion).

Funzione importante per sviluppare in modo completo la funzione biarticolare e quella monoaricolare complessa.

Questa metodica è molto utilizzata sia nella riabilitazione dei casi neurologici che ortopedici; si avvale delle tecniche di rilasciamento.

Negli anni si è sottolineata la necessità di incrementare l’utilizzo delle tecniche di rilasciamento sull’ apparato muscolare per mantenerne l’elasticità.

I muscoli hanno maggiore potere contrattile se vengono mantenuti elastici.

I muscoli in stato di accorciamento vanno incontro ad atrofia e perdita di forza.

Le tecniche di rilasciamento si basano su due principi( 1°e 2° principio di Sherrington):-        

In un muscolo dopo una massima contrazione segue il massimo rilasciamento (Sherrington).

  

La contrazione del muscolo agonista determina un rilasciamento dell’antagonista (inibizione reciproca).